giovedì 22 ottobre 2009

Turning Leaves

Non sono abituato a stare fermo nello stesso posto. Forse è per questo che negli ultimi tempi mi sento a disagio. Un conto è fermarsi quando sei partito o appena sei tornato. Un conto è fermarsi e basta. Non vedo l'ora di rifare la valigia e provare quel filo di nostalgia che ti riporta serenamente a casa. La prossima tappa è Tokyo. E poi Kyoto, con un compagno di viaggio che non conosco bene (abbiamo fatto insieme un altro viaggio stampa per l'Oktoberfest) ma che mi ispira fiducia e simpatia. Parto con una nuova amica: la Canon Eos 500d. Per immortalare le turning leaves a Nara e a Kyoto. Ci accompagna una ragazza giapponese. Avremo quindi la fortuna di capire un po' di più. L'altra volta il Giappone proprio non l'ho capito. Questa volta mi sposterò dalla capitale: avrò modo di gustarne un pezzettino in più. Dopo il Giappone, le feste, Roma e poi un viaggio a Tunisi con la famiglia. Sì, viaggiare...

lunedì 5 ottobre 2009

Bisogno di punteggiatura

Muoio dalla voglia di fumare una sigaretta. Non fumo dalle vacanze estive. E' da stupidi riaccenderla; il gesto già non mi appartiene più. Il fumo ha il potere di colmare i vuoti, di riempire le attese caricandole di speranze. L'ultima sigaretta che ho fumato l'ho bruciata di notte sul balcone al ritorno di Fuerteventura con una grappa invecchiata. Se chiudo gli occhi sento ancora il sapore, la nostalgia che ho provato sapendo che era l'ultima. Chi non ha mai fumato non potrà mai capire cosa vuol dire spegnere intenzionalmente l'ultima sigaretta. E' autoinfliggersi una pena inaudita, pensare che l'aperitivo non avrà più senso, che la cena di Natale non la digerirai mai, che gli addii finiranno sempre senza il sospirato the end. Vivere senza punteggiatura è difficile, soprattutto quando hai bisogno di pause, e di momenti tutti per te.

venerdì 2 ottobre 2009

Oggi

Non so se avete mai provato lo shiatsu. Per me è un modo per rallentare i pensieri, sbloccare i nervi, spegnermi per qualche istante prima di ricominciare a correre. Mi sono preso il lusso di qualche giorno di pace per capire se lo shiatsu è l'unica via per non bruciare la vita come una sigaretta. Oggi mi farebbe bene tornare indietro di almeno una quindicina d'anni per fare due chiacchiere con quei pazzi furiosi che hanno popolato la mia vita universitaria, quelli che si emozianavano leggendo Zarathustra, che passavano la giornata felici e consapevoli di non avere fatto nulla di concreto. Pare che non sia più possibile; anche il superuomo moderno è costretto a smettere la sua danza di spirito libero per rispondere al blackberry...