domenica 29 marzo 2009

Pioggia e cup cake a Chelsea

Quattro giorni di pioggia nella City. Ma Londra è una città dove non ci si ferma se manca il sole. E quando esce è come un miracolo che illumina di nuovo la realtà. E scopri che in ogni angolo c’è un giardino e che in ogni strada c’è almeno una casa con la forma di un tetto che merita una fotografia. Tante cose da fare, ma ho avuto il tempo di girare in lungo e in largo per il West End, Knightsbridge e di fare un salto a Chelsea che è diventata la vera prima donna di Londra con mille negozietti stile Marais parigino, ristoranti alla moda, Caffè. Al 319 di Kings Road c’è Love Bakery, la boutique delle cup cake. Per chi ha provato Magnolia nel Village, a Manhattan, l’associazione è immediata. Qui c’è un po’ meno burro montato sopra ai muffin (gli americani sono i più porci del mondo), ma la libidine è uguale. Non lontano da Love Bakery c’è un Noodles bar, New Culture Revolution che vi farà cambiare idea su Wagamama (vedi post precedente). I noodles sono artigianali, pieni di verdura che scrocchia, pezzi di pollo, funghi, gamberi. Lontani anni luce dall’idea del quick lunch. Il tutto a meno di 10£, al 305 di Kings Road. Saltando di palo in frasca, mi ha deluso molto Whole Food. O meglio, il supermercato è in linea con le aspettative: c’è tutto proprio come in America. Ma i 350 coperti dei suoi ristoranti sembrano più una mensa che un Tempio del Gusto: un Eataly venuto male, per intenderci. Una vera sorpresa è stata invece il ristorante indiano Mela, nel distretto dei Teatri, non lontano da Piccadilly Circus (152 Shaftesbury Ave). Incasinatissimo, rumoroso, ma serve un Tandoory Chicken morbido e gustoso e pani ottimi da gustare con piccantissime salsine. E l'accoglienza e la gentilezza degli indiani sono commoventi: merito del cumino?

1 commento:

  1. Gironzolone! Sempre in viaggio a masticare. Hai portato la bustina di digestivo?
    Un abbraccio dal Colosseo
    maurizio.ceccaioni@vocequattro.it

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