lunedì 27 aprile 2009

Doppia vita

E' bello fare sia l'ufficio stampa che il giornalista. Così hai due bersagli e puoi prendertela con due categorie distinte. Quando fai il giornalista ti incazzi con gli uffici stampa che non ti danno mai le informazioni in tempo utile e sono approssimativi. Quando fai l'ufficio stampa ti incazzi coi giornalisti che sono arroganti e che non ascoltano mai quello che dici pensando che li vuoi "fregare" o vendere un abbonamento a Sky. Oggi ho passato tutta la giornata facendo un po' una cosa, un po' l'altra con amici che mi conoscono per il mio lato A che mi facevano fare il lato B e viceversa. Il tutto per l'influenza suina. Che c'è anche un po' da vergognarsi a pensare che la gente muore e che tu sei il paladino del prosciutto. Ma poi alla fine pensi che dietro c'è un comparto che può crollare per colpa della cattiva informazione e che è tuo dovere (ti pagano pure) chiarire come stanno le cose. Questa volta secondo me - sto parlando da ufficio stampa - i media hanno comunicato bene la notizia. Dopo le prime sparate della serie "magari consumate la carne di maiale cuocendola ben benino e portandola oltre settanta gradi", tutti si sono convinti che si trattasse di un virus che niente ha a che fare con ciò che si mangia. E credo che il messaggio sia arrivato chiaro a tutti. Non cambiate le vostre abitudini alimentari, il virus si trasmette con gli starnuti, non con i prosciutti e i salami. Anche il nome è stato storpiato poco. Da influenza suina a febbre suina, senza stravolgere il senso. Speriamo che anche i consumatori lo recepiscano... e che non siano diffidenti nei confronti di tutto ciò che grugnisce.

2 commenti:

  1. Sarà perchè in questo periodo di crisi è meglio non esagerare rischiando di fare dei danni in questo settore. E' sempre sbagliato stravolgere le abitudine alimentari improvvisamente per via di una "paura" generata dai media (magari a beneficio di qualche casa farmaceutica), ma allo stesso tempo penso che sia sempre più urgente riflettere sulle nostre abitudini alimentari e su quelle dei nostri figli.

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  2. Caro omonimo,
    la cosa più importante è inviare un messaggio chiaro. L'influenza, suina, cinese, pachistana e di tutti gli altri tipi NON si trasmette consumando cibo di alcun genere. Ma solo con la saliva. Che poi ci sia bisogno di riflettere sulle nostre abitudini alimentari e sul potere delle case farmaceutiche... sfondi una porta aperta. Ma prima pensiamo a chiarire alle persone si prende o non si prende il virus evitando qualsiasi fraintendimento. Ciao!

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