sabato 18 aprile 2009

Senza Sale a Noto

Ho dovuto affrontare 20 chilometri di curve a stomaco pienissimo, ma ne è valsa la pena. In contrada Sparano (Noto), tra ulivi e pecore, ho scovato un formaggio a pasta filata buono da svenire. Purtroppo sono arrivato nel pomeriggio e non ho potuto vedere Carmela all'opera. Filare il formaggio di pecora è un'arte difficile e faticosa, ma il risultato è un formaggio compatto, elegante che quando incominci a mangiarlo non riescci a smettere. Ed è caduto a fagiuolo. Dopo vizi e stravizi, pizze alle cozze, cassatine, passiti di Nero d'Avola, caponatine varie, ieri, a Modica, ho avuto la brutta idea di provarmi la pressione. Il verdetto è stato: "100 di minima, stia attento e mangi senza sale". Un dramma risolto brillantemente. Ho comprato due filoni di pane casareccio, i piatti di plastica dai cinesi che hanno invaso Noto e ho approfittato dei doni che mi hanno fatto nei giorni scorsi per preparare un brunch siciliano in hotel. Con i ciliegini di Portopalo, l'olio di Felice Modica e il formaggio di Carmela.... non ho sentito la mancanza del sale.

1 commento:

  1. Mannaggia a te e al tuo brunch siciliano... e noi qua a mangiare alla mensa del Sole 24Ore... che la pressione ti ritorni a 150!!!
    ps un bacio alle tue speciali donne

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