giovedì 21 maggio 2009
Bassa, grassa e buona
E' la prima volta che scrivo cinque pagine sulla mia terra. Raccontare la provincia di Parma non è stato semplice perchè ci sono mostri sacri, eccellenze che incutono timore. Di solito parto, vado in giro e scrivo quello che più mi ha colpito, assaggiando, sperimentando, seguendo i consigli degli chef, dei salumieri, delle persone che incontro lungo il mio cammino. Questa volta è stato diverso. Ma ho provato a trasmettere al lettore lo stesso sentimento di scoperta che mi piace provare quando viaggio per lavoro e per passione. Io non sono un espertone e non voglio salire in cattedra. Lascio questo ruolo noioso a chi è più bravo di me. Muovermi tra Parmigiano-Reggiano, Spalla Cotta e Culatello senza essere pedante è stata una bella sfida. Oggi ho letto l'articolo e mi sembra che sia scritto da una persona che si è divertita ad assaggiare e a scoprire i luoghi magici tra la via Emilia e il Po. Questo era il mio obiettivo. Non essere noioso, ma raccontare la storia vera di un lembo di terra dove crescono delizie in quantità, la mia. (Panorama Travel giugno - pagina 33-37)
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