domenica 24 maggio 2009
Fattorie e oceani aperti
Week-end dedicato interamente a mia figlia. Tra festa all'asilo, fattorie con cavalli, anatre e conigli e giretto dai nonni. Persino un pic-nic con insalata di riso (rigorosamene comprata) e ananas tagliato (alla faccia del ministro Zaia!). E la convivenza con gli altri genitori con il pathos per il pannolino da levare, la varicella da schivare, e la nonna apprensiva da tenere a freno. Sono sempre stato bene coi bambini; mi diverto, ci gioco, li prendo in giro. E non è vero che i bambini non capiscono l'ironia. Basta solo insegargliela da piccoli. Quello che non ho mai sopportato sono i genitori - soprattutto le mamme - coi loro maglioncini, i commenti fuori luogo che gelano i figli, il loro bisogno di proiettare gioie e frustrazioni sulla prole. Non ho ancora capito se Emma si diverte di più sullo scivolo e a guardare pappagalli o con la mamma e papà a fare le cose da grandi. Ieri sera, al ristorante argentino, Emma ha ballato con le ballerine cubane e mi è sembrato che se la spassasse... chi lo sa! Molti mi criticano perchè "carico" la figlia di un anno e mezzo sull'aereo e le faccio fare la vita slegata dalle abitudini che danno sicurezza in tenera età. Emma ha già passato l'Oceano diverse volte e credo che per lei viaggiare sia diventato normale. Perchè lo è per la mamma e per il papà. Cerchiamo di prestarle tutte le attenzioni possibili e di non farla affaticare troppo. Fatto sta che quando vede un aereo ride e batte le mani. Forse è capitata nella famiglia giusta. Oppure a noi è capitata la bambina giusta. Due settimane fa mi ha chiesto di andare al mare e io ce l'ho portata. Poi me lo ha richiesto, ma ha specificato che non voleva andare in quel mare, ma in Sicilia, a trovare la sua amica Anita.... a un anno e mezzo non è male.
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Dì ad Emma che per questa, solo per questa volta, le porteremo il mare di Sicilia e la sua amichetta Anita fino a Parma...
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