(AGI) - Lucca, 26 gen. - Il dibattito sui ristoranti etnici entra nella rete. E non poteva restare indifferente a una discussione simile il sito piu' frequentato dai giovani, Facebook. Mentre da questa mattina i gruppi di sostegno del 'cous cous' - il piu' fantasioso e' quello che, con un gioco di parole, si e' chiamato 'cous cous clan' - hanno registrato moltissimi contatti, parte da Lucca un gruppo che inneggia al sindaco del capoluogo toscano, Mauro Favilla, nominandoolo 'Guardiano del Farro'. Al gruppo sta lentamente aderendo la gioventu' lucchese e, oltre a contestare il divieto di aprire ristoranti di altre etnie, nel mirino anche i provvedimenti che limitano i locali per quanto riguarda la musica - sia dal vivo che registrata - e i gruppi di giovani che si formano fuori dai locali.
mercoledì 28 gennaio 2009
Cous Cous Clan
Ancora sulla questione dello stop al Kebab da parte del comune di Lucca. Mi sa che sto diventando vecchio (quasi 35), ma ancora mi sento vicino alla gioventù (ah ah). Se fate un giro in facebook vi sentirete fieri e felici delle creatività dei ragazzi che non smettono mai di stupire. E che, nonostante timbrino il cartellino per andare a scuola, nonostante abbiano i quiz alla prova di maturità, non perdono l'occasione per ricordare ai "tardoni" che la freschezza ce l'hanno loro.... Se facebook serve a fare cultura pop, viva facebook! Incollo un'agi di ieri che riassume il tutto, ma se avete tempo fatevi un giro nei gruppi di facebook. Un premio a chi ha inventato il "Cous Cous Clan", mi piacerebbe conoscerlo. Si è iscritto anche Vittorio Castellani, alias Chef Kumalé, giornalista, gastronomo, esperto di culture e cibi di tutto il mondo. C'è anche il "decalogo del cibo che unisce"; se fossi a Lucca lo andrei a appendere davanti al Comune.
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Il nome Couscous Clan mi ricordo che a Torino lo sento da tanto; mi pare che -semplicemente -l'abbia fondato/inventato/creato...Chef Kumalé! (di sicuro anche con altri ma io non ricordo bene la faccenda, vai di google...)
RispondiEliminagisella
Ah, pensa e ripensa, mi sono ricordata che era il titolo un programma su Radio Flash (una radio di Torino che ora fa parte di Popolare Network). Ecco perché la prima cosa che mi è venuta in mente era di averlo sentito! :-)))
RispondiElimina(sempre gisella)
Grazie Gisella!!! Chissà se la vecchia guardia di Radio Flash si è pronunciata sulla vicenda cous cous....
RispondiEliminaIl cous cous clan lo ha fondato Mounsi, uno
RispondiEliminascrittore algerino che vive in Francia, insieme ad alcuni amici, negli anni caldi della
discriminazione razziale.
Un’idea assolutamente geniale, un capolavoro di ironia per sfottere gli stupidi con i quali non si può ragionare.