lunedì 9 febbraio 2009

Le Valli della fuga?

Sono tornato dalla Val d'Orcia, dalla Val di Chiana, dalla Toscana bella, insomma. Ho incontrato bergamaschi che proiettano film su lenzuoli appesi al casale, svizzeri che hanno mollato Zurigo per idolatrare il caprino, odontotecnici fuggiti dalla capitale per amor delle olive o chissà. Sembra che qui ci sia una sorta di calamita per gli animi irrequieti. Arrivi stressato che ti fai di caffeina e ansiolitico e poi incontri il cipresso solitario e il tuo animo si placa come sotto la piramide dell'energia. E invece del rumore del clacson ti fai cullare dalla melodia degli aironi mentre fai birdwatching. Girando tra i casali, sembra di essere in un reality in cui tutti sono capitati per caso e nessuno è di qui. La prossima volta che fanno il casting magari partecipo anch'io. Con la paura di scoprire dove sono le telecamere o che l'incanto sia interrotto dalla pubblicità.

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