giovedì 27 novembre 2008

Lungo treno del Sud

Ore 07,15 treno per Torino che arriva dalla Puglia. Carrozze chiuse con gente che dorme e che ha occupato anche i posti prenotati. Sono con una famiglia leccese che si è presa tre carrozze intere e che è tutta eccitata per il matrimonio di uno dei figli al Nord. E' il ritratto di un'Italia che fa tenerezza, che parla con il vicino, che pensa che sono triste perchè vivo al Nord. Un'Italia orgogliosa dei propri paesini, che siccome-scrivo-di-viaggi devo assolutamente andare a mangiare a casa loro quando passo dalla Puglia che è la terra più bella che c'è. Sono contento di essere su questo treno, sono entrato con il buon vecchio pregiudizio del nord (ho guardato se avevano le scarpe, per intenderci... e infatti non le avevano!) e uscirò ricco di storie di famiglie e di neve che la più piccola non ha mai visto e di mozzarella che a Torino non sanno nemmeno cosa sia...

1 commento:

  1. Tutto rimane nel folklore finché lo prendi una o due volte, ma chi lo prende spesso ne ha la nausea per le condizioni delle carrozze e la maleducazione di almeno metà dei passeggeri. A me è capitato di prenderlo un paio di mesi fa e ho deciso che preferisco l'autostrada. E ho detto tutto.

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