martedì 25 novembre 2008

Nostalgia del carbone

Stanno montando le luci di Natale. Per chi non ha una vita proprio perfetta si fanno sentire le prime nostalgie. Se chiudo gli occhi vedo il luccichio delle monete di cioccolato. Forse Santa Lucia è stata l'unica cosa che mi ha fatto sentire normale, uguale agli altri. Ma uguale in senso positivo, rassicurante. Per l'emozione la notte del 12 dicembre facevo fatica a addormentarmi e mi svegliavo prestissimo, sicuro che avrei trovato quello che volevo sotto l'albero, che era sempre nello stesso posto, tra le due finestre grandi che si affacciavano sulla piazza. Vorrei, anche solo per un secondo, riprovare quella stessa forte emozione. Con la lingua nera per il carbone. Con gli occhi pieni di soddisfazione. Con la certezza che le cose, come l'albero, stanno sempre nello stesso posto [da domani torno cinico, prometto]

1 commento:

  1. Avere un bambino che vive la magia di Santa Lucia. Vedere l'emozione, la felicità gigante nei suoi occhi puri come la neve appena caduta.- Ti giuro che questo guarisce, appaga, spalanca il cuore e lo riempie di calore. Altro non so dire. Ma questa è una cosa che so. Una potente magia che dura tanti anni, almeno dieci.

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