giovedì 6 novembre 2008

Vietnamita a Tribeca

Arrivare a Midtown alle 5 quando piove è una follia. Clacson che suonano ininterrottamente, donne aggressive che si rubano il taxi, businessmen che passano con il rosso infilandosi nel traffico tra le strisce e i semafori. Sembra che da queste parti l’ombrello sia una perdita di tempo, chi ce l’ha lo usa come arma per farsi strada. Per chi ci abita è il caos, per chi arriva per un paio di giorni è una botta di adrenalina che ti rende felice. Una doccia veloce e si è fatta l'ora di cena: ho deciso di tornare al Mai House
[www.myriadrestaurantgroup.com/maihouse/index.html], venti minuti di taxi dal mio hotel. Il locale era stranamente mezzo vuoto, ma il cibo ottimo, come l’ultima volta che ci sono staato. Insalata verde con mille spezie esotiche e gamberi, riso selvaggio con anatra croccante, rolls con verdure, gamberi e maiale. E’ nella categoria “vietnamese” ma in realtà la cucina è molto fusion con e contaminazioni cinesi, giapponesi e occidentali. A due passi dal ristorante c’è il Tribeca Grand Hotel [http://www.tribecagrand.com/]: mi sono fermato per un drink. C’è molta atmosfera e poca luce in questo nuovo giocattolo di De Niro in quella che è (o era?) una delle zone più trendy della città: Tribeca. Poi a nanna, dopo 20 ore con le scarpe ai piedi.

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